Monete lussemburghesi

La storia del Lussemburgo è nell'antichità coincidente con quelli della Gallia, abitata inizialmente dai Belgi e poi occupata dai Romani prima e dai Franchi successivamente. Nel 888 d.C fu annessa alla Germania con il trattato di Ribemot e divenne una Contea del Ducato di Lorena. Il Lussemburgo divenne a ducato autonomo nel 1354 e, analogamente a quanto avvenuto per i Paesi Bassi, passò poi alla casa di Borgogna nel 1411 e agli Asburgo nel 1477 attraverso una complessa serie di successioni. Dopo la dominazione degli Asburgo, il Lussemburgo ed i Paesi Bassi finirono infine sotto la dominazione degli Spagnoli e dei Francesi.

Solo con il Congresso di Vienna del 1 ottobre 1814 - 9 giugno 1815 divenne un Granducato autonomo con la reggenza di Guglielmo Orange-Nassau, che nel 1830 emanò una costituzione che sanciva l’autonomia amministrativa del piccolo paese pur continuando ad essere nella Confederazione Germanica fino al 1866; solo il 11 maggio 1867 il Lussemburgo ottenne la piena indipendenza.

Il Lussemburgo è quindi una monarchia costituzionale ereditaria e dal 1890 il Granducato è governato dal Casato Nassau-Weilburg, l'ultimo Granducato attualmente esistente. La successione dei Granduca del Lussemburgo è riportata nella seguente tabella:

dove Jean è anche Duca di Borbone-Parma, ma mantiene il casato Nassau-Weilburg.

Per quanto riguarda le relazioni estere, nel 1839 più della metà del suo territorio fu ceduto al Belgio, aumentando, però, la sua autonomia, e nel 1890, dopo la successione tra Guglielmo III e Adolfo di Nassau, si separò anche dall’Olanda. Subendo la potenza dalla Germania nella prima e seconda guerra mondiale, nel 1948 insieme a Belgio e Paesi Bassi diede vita al BeNeLux e nel 1949 aderì alla NATO. Nel 1957 fu uno dei sei paesi che fondarono la Comunità Economica Europea e nel 1999 il Lussemburgo adottò l'euro.